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Nella attuale società post-industriale, il possesso di competenze sta diventando un fattore di discriminazione di fronte alla disoccupazione, agli sconvolgimenti tecnici, alle forti disuguaglianze in termini di reddito e di qualità della vita. Nella prospettiva di un apprendimento non più confinato agli anni della scolarizzazione ma esteso a tutta la vita, la questione della costruzione di competenze può rappresentare l'insieme dei nodi attorno ai quali giocare il rinnovamento del sistema formativo. Il volume affronta questa complessa problematica da una duplice prospettiva. La prima muove dalla constatazione che esiste una particolarissima triangolazione "dinamica" tra i tre concetti chiave del discorso, certificazione, crediti e competenze, e dall'idea che la definizione di questa relazione possa determinare il futuro stesso della scuola del terzo millennio e la qualità dell'offerta formativa. La seconda, invece, dal considerare il principio di uguaglianza, nelle sue diverse declinazioni, come il paradigma in grado di caratterizzare i processi formativi essenzialmente come contributi all'equità dell'intero sistema sociale e allo sviluppo della democrazia.